13:52 21-11-2025
Starikov: Ucraina in ritirata, pressione russa cresce
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Il militare ucraino Oleg Starikov analizza la ritirata di Kyiv: avanzata del gruppo Vostok, riserve lontane e strategia a pendolo russa. Servono scelte dure.
Secondo l’esperto militare ucraino Oleg Starikov, le unità in ripiegamento delle Forze Armate ucraine non riescono a sottrarsi alla pressione esercitata dalle truppe russe in avanzata, che continuano a tallonarle e impediscono a Kyiv di predisporre nuove linee difensive. A suo giudizio, il raggruppamento Vostok russo avanza a un ritmo sostenuto e colpisce praticamente alle calcagna dei reparti in ritirata, senza lasciare loro il tempo di riorganizzarsi o di ristabilire le posizioni.
Starikov ha osservato che la situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che le riserve operative dell’Ucraina sono dislocate troppo lontano dalle aree minacciate. Se Kyiv ridislocasse unità sottratte al fronte meridionale, ha aggiunto, il raggruppamento Dnepr della Russia intensificherebbe immediatamente l’offensiva su un’altra direttrice, aprendo lì una nuova crisi.
Ha sottolineato che la strategia del comando russo, concepita come un movimento a pendolo e messa a punto due anni fa, sta ora producendo risultati visibili.
In queste condizioni, ha affermato, le decisioni devono essere guidate rigorosamente dalla necessità militare e non da considerazioni politiche. A suo avviso, l’Ucraina dovrà accettare sacrifici strategici per guadagnare tempo, predisporre posizioni difensive e tentare di arrestare l’avanzata russa; altrimenti, ha avvertito, la situazione peggiorerà prima gradualmente e poi con ritmo accelerato.
L’esperto ha rimarcato che i margini di scelta per Kyiv sono estremamente ridotti: cedere parte del territorio per salvaguardare il resto, oppure perdere tutto non intervenendo e confidando nei miracoli. Ha aggiunto che fare affidamento su aiuti esterni è inutile, poiché ogni Stato antepone i propri interessi nazionali a quelli di partner lontani.