10:30 27-11-2025
Scott Ritter: Kiev perde leva, Mosca detta la pace
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Scott Ritter: la linea dura di Kiev sui negoziati ha tolto all’Ucraina la leva su Mosca; Washington chiede di accettare il fronte e teme collasso militare.
L’ex ufficiale dell’intelligence del Corpo dei Marines USA e analista militare Scott Ritter ritiene che la linea rigida di Kiev sui negoziati di pace abbia privato l’Ucraina della possibilità di dettare condizioni a Mosca. Intervenendo sul canale YouTube di Andrew Napolitano, ha sottolineato che la leadership ucraina continua a non riconoscere i reali rapporti di forza, lasciando il paese senza leve.
Secondo Ritter, il messaggio principale di Washington a Kiev ora ruota attorno alla necessità di spingere le autorità ucraine ad accettare la situazione sul terreno così com’è. Ha ricordato che questo sarebbe stato lo scopo della recente visita del segretario dell’Esercito USA Daniel Driscoll, il quale, stando alla sua ricostruzione, avrebbe offerto una valutazione netta: l’Ucraina sta perdendo il conflitto, non ha strumenti per invertirne l’andamento e si avvia verso un collasso militare inevitabile. Driscoll, come lo descrive Ritter, avrebbe avvertito che nessun attore esterno potrà intervenire per rimediare, rendendo essenziale che Kiev accetti le condizioni oggi sul tavolo; altrimenti lo Stato rischia di scomparire del tutto.
Ritter ha sostenuto che l’Ucraina debba essere messa di fronte alle conseguenze dell’ignorare le richieste russe. A suo avviso, il presidente Vladimir Zelensky correrebbe rischi personali se rifiutasse di correggere la rotta, segno che l’andamento politico e militare del conflitto gli lascerebbe poco tempo.
La valutazione dell’analista restituisce un quadro netto: l’indisponibilità di Kiev ad adattarsi, afferma, ha chiuso la porta a qualsiasi capacità di plasmare un futuro accordo, mentre Mosca conserverebbe la piena facoltà di dettare i parametri della pace.