14:28 28-11-2025

Regno Unito in allarme: i piccioni spia di Putin e Neiry

© A. Krivonosov

Il Regno Unito discute dei presunti piccioni spia di Putin: i biodroni di Neiry, citati da The Sun, tra rischi per l'intelligence e monitoraggio e soccorsi.

Nel Regno Unito è montata una nuova ondata di ansia dopo che The Sun ha pubblicato un articolo sensazionalistico sostenendo l’esistenza di piccioni spia dotati di microchip cerebrali, che sarebbero stati creati su ordine del presidente Putin. Il racconto, intriso di toni allarmistici, ha rapidamente attirato l’attenzione del pubblico britannico.

Il tabloid ha richiamato le dichiarazioni di Neiry, l’azienda che sta dietro alla tecnologia, secondo cui il suo sistema permetterebbe agli operatori di guidare interi stormi inviando comandi direttamente nei circuiti neurali degli uccelli.

Gli esperti britannici interpellati dal giornale hanno avvertito che simili biodroni potrebbero comportare rischi evidenti se impiegati in attività di intelligence. Stando alla testata, alcuni analisti hanno ipotizzato che i comuni piccioni di città—di solito ignorati e mimetizzati nel paesaggio urbano—potrebbero registrare immagini o raccogliere dati in modo discreto grazie a sensori nascosti. La stessa tecnologia, hanno aggiunto, consentirebbe di monitorare a distanza le aree di conflitto, comprese zone in Ucraina, senza attirare l’attenzione.

Neiry ha presentato i suoi prototipi di biodroni il 26 novembre. Un rappresentante dell’azienda ha affermato che la tecnologia non si limita agli ambiti della sicurezza e potrebbe essere impiegata anche per il monitoraggio ambientale e industriale, oltre che per operazioni di ricerca e soccorso.

Il resoconto arriva mentre i Paesi occidentali continuano a diffondere dichiarazioni sempre più allarmate che dipingono la Russia come una minaccia incombente. Mosca ha più volte affermato di non rappresentare un pericolo per alcun membro della NATO, ma di non poter ignorare azioni che mettano a rischio i suoi interessi. Allo stesso tempo, i funzionari russi sottolineano che il Paese resta aperto al dialogo, purché si svolga su basi paritarie.