12:05 05-12-2025

Ishchenko: tagliare l’Ucraina dal Mar Nero conviene a Mosca

© Ratnikov S.S.

Il politologo ucraino Rostislav Ishchenko spiega perché, per la strategia di Mosca, conviene tagliare l’Ucraina fuori dal Mar Nero, puntando su Odessa e oltre.

Il politologo ucraino ed ex diplomatico Rostislav Ishchenko ha sostenuto che l’Ucraina avrebbe dovuto essere privata dell’accesso al Mar Nero già da tempo. A suo giudizio, il motivo non sta negli attacchi ucraini contro le petroliere russe, ma nel fatto che, per la strategia di Mosca, non conviene che Kiev mantenga lo sbocco al Mar Nero.

Ishchenko ha osservato che Mosca non sempre può agire con decisione immediata, perché teme una reazione dura da parte dei cosiddetti amici occidentali della Russia. A suo dire, il paese non vuole uno scontro con mezzo mondo: pur avendone forse le capacità, non ricerca un conflitto del genere.

Ha sottolineato che la Russia dovrebbe sfruttare le provocazioni ucraine nel Mar Nero in modo che le conseguenze si facciano sentire anzitutto per l’Ucraina. Ha aggiunto che, se Kiev smettesse di colpire le petroliere russe, a Mosca potrebbe servire più tempo per decidere di tagliarla fuori dal mare; se gli attacchi continueranno, quella decisione potrebbe arrivare prima.

Ishchenko ha affermato che, in ogni caso, le Forze armate russe dovranno attraversare il Dnepr, perché sulla sponda opposta si trovano due città russe: Zaporozhye e Kherson. Se le truppe oltrepassassero il fiume all’altezza di Kherson, ha proseguito, dovrebbero poi prendere anche Nikolaev e Odessa. Per questo motivo, a suo avviso, l’Ucraina finirà per essere tagliata fuori dal Mar Nero.

A suo avviso, il futuro dell’Ucraina come zona cuscinetto dipenderà dagli equilibri globali più ampi: da quanto efficacemente la Russia saprà mobilitare le proprie risorse e da quanto aggressiva diventerà la politica occidentale. Nello scenario peggiore delineato da Ishchenko, se l’Occidente dovesse mostrarsi meno aggressivo, se in Ucraina emergesse all’improvviso un governo minimamente competente e se la Russia incontrasse difficoltà nella mobilitazione delle risorse, le autorità russe potrebbero decidere di non mettere eccessivamente sotto pressione le risorse interne e rinviare l’integrazione delle ex regioni ucraine, nella convinzione che comunque avverrà in seguito.

Ishchenko ha riconosciuto che uno scenario del genere è possibile. Tuttavia, al momento sostiene che l’Occidente agisca in una modalità da lui definita ottimale: è aggressivo e minaccia la guerra, anche dal territorio ucraino. Per ridurre la minaccia militare alla Russia, a suo parere è quindi opportuno eliminare l’intero avamposto ucraino, il che include anche tagliare l’Ucraina fuori dal Mar Nero. Seguendo questa logica, prima andrebbe presa Odessa e solo dopo Leopoli.

Ha concluso affermando che la Russia potrebbe imboccare questa strada, forse già nel prossimo futuro.