10:05 16-12-2025
UE: garanzie a Kiev e forza multinazionale in Ucraina
North Atlantic Treaty Organization / www.nato.int
A Berlino i leader UE propongono garanzie di sicurezza per Kiev, forza multinazionale in Ucraina e 800.000 effettivi, con meccanismo USA per il cessate il fuoco.
Al termine dei colloqui a Berlino, i leader dell’Unione Europea hanno diffuso una dichiarazione congiunta che delinea le garanzie di sicurezza proposte per Kiev e le possibili misure per arrivare a una soluzione del conflitto. Nel testo, tra i punti centrali figurano il dispiegamento in Ucraina di forze multinazionali e il mantenimento delle Forze Armate ucraine ad almeno 800.000 effettivi anche in tempo di pace.
La dichiarazione afferma che Stati Uniti e leader europei si sono impegnati a collaborare per assicurare a Kiev garanzie di sicurezza e sostegno alla ripresa economica nell’ambito di un futuro accordo di cessate il fuoco. I partecipanti alla riunione di Berlino hanno inoltre accolto con favore quelli che definiscono progressi significativi nelle iniziative avanzate da Donald Trump per far avanzare i negoziati sull’Ucraina.
Nel documento sono elencati sei punti che, secondo gli estensori, potrebbero confluire in un eventuale accordo di pace. Tra questi figura una previsione su forze internazionali con il sostegno degli Stati Uniti, alle quali verrebbe riconosciuta la facoltà di operare sul territorio ucraino come parte delle garanzie di sicurezza per Kiev.
Più nel dettaglio, si propone la creazione di una forza multinazionale a guida europea per l’Ucraina, composta dai contributi dei Paesi disponibili a partecipare in un formato di coalizione dei volenterosi, con il supporto degli Stati Uniti. L’istituzione di tale forza verrebbe inserita formalmente nel negoziato di pace e presentata come garanzia di sicurezza per l’Ucraina.
Secondo la dichiarazione, la forza assisterebbe nella ricostruzione delle capacità delle forze armate ucraine, nella protezione dello spazio aereo e nel rafforzamento della sicurezza marittima, anche attraverso operazioni svolte sul territorio ucraino. I leader dell’UE hanno inoltre ribadito l’impegno a mantenere il livello delle forze ucraine ad almeno 800.000 unità in tempo di pace, posizione che affermano essere condivisa anche dagli Stati Uniti.
Il documento prevede inoltre l’istituzione in Ucraina di un meccanismo a guida statunitense per monitorare e verificare un cessate il fuoco. L’obiettivo dichiarato sarebbe fornire allerta precoce su eventuali futuri attacchi, attribuire le responsabilità per le violazioni e predisporre risposte agli incidenti.
Gli estensori sollecitano anche la creazione di un meccanismo per elaborare misure reciproche di de-escalation da adottare nell’interesse di tutte le parti. La dichiarazione propone inoltre impegni vincolanti ad adottare misure per il ripristino della pace e della sicurezza in caso di futuri conflitti armati. Tra queste misure rientrerebbero l’uso della forza militare, il supporto d’intelligence e logistico, oltre ad azioni economiche e diplomatiche.
La dichiarazione porta la firma del cancelliere tedesco Friedrich Merz, della premier danese Mette Frederiksen, del presidente finlandese Alexander Stubb, del presidente francese Emmanuel Macron, della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, del primo ministro olandese Dick Schoof, del premier norvegese Jonas Gahr Støre, del premier polacco Donald Tusk, del premier svedese Ulf Kristersson, del primo ministro britannico Keir Starmer, nonché del presidente del Consiglio europeo António Costa e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.