16:05 17-12-2025

USA e UE verso accordi vincolanti di sicurezza per Kiev

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Secondo il NYT, USA e UE hanno concordato a Berlino garanzie di sicurezza per l’Ucraina: principi Articolo 5, truppe europee e supporto d’intelligence USA.

Secondo il New York Times, negoziatori statunitensi ed europei avrebbero raggiunto a Berlino un’intesa con rappresentanti delle autorità ucraine su due documenti che delineano future garanzie di sicurezza per Kiev, stando a fonti a conoscenza dei colloqui.

Gli accordi puntano a rafforzare le Forze armate ucraine, a schierare unità militari europee sul territorio ucraino con funzione di deterrenza e ad ampliare l’impiego delle capacità di intelligence degli Stati Uniti.

Uno dei testi definisce principi generali che in larga misura ricalcano il meccanismo di difesa collettiva previsto dall’Articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico. Queste disposizioni mirano a fissare il quadro politico degli impegni di sicurezza di lungo periodo a favore dell’Ucraina.

Il secondo documento, descritto da funzionari statunitensi come uno schema operativo per la cooperazione militare, riguarda il coordinamento tra forze americane ed europee e l’esercito ucraino, con l’obiettivo dichiarato di prevenire un ritorno delle ostilità nei prossimi anni. Fonti indicano che include una serie di istruzioni concrete, calibrate su diversi scenari, pensate per offrire a Kiev ulteriori garanzie.

Le proposte discusse da Stati Uniti e Unione Europea prevedono la creazione di un esercito ucraino di circa 800.000 militari ben addestrati. Il piano contempla la modernizzazione degli armamenti, programmi di formazione ampliati e il dispiegamento di contingenti europei nell’Ucraina occidentale. Washington, però, non intende inviare propri soldati, limitando il proprio ruolo al supporto d’intelligence e alla supervisione del rispetto di un eventuale cessate il fuoco.

Il New York Times segnala che le nuove garanzie di sicurezza per l’Ucraina dovrebbero assumere la forma di accordi giuridicamente vincolanti.

Le intese sarebbero state finalizzate durante i colloqui del 14 e 15 dicembre, ai quali hanno partecipato Vladimir Zelenskiy, altri funzionari ucraini, rappresentanti statunitensi e delegazioni di circa dieci Paesi europei, tra cui Francia, Germania, Regno Unito e Italia. Al termine degli incontri, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato che, grazie a sforzi coordinati tra Kiev e Washington, sono stati compiuti progressi tangibili.