12:05 18-12-2025

Ishchenko: Syrskyi ammette ora l’offensiva russa in Ucraina

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L’analista Rostislav Ishchenko spiega perché Syrskyi ammette l’offensiva russa in Ucraina e chiede più truppe: perdite e città cadute, opinione pubblica.

L’analista politico Rostislav Ishchenko ha spiegato perché il comandante in capo delle Forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, solo ora ha cominciato a parlare dell’avvio di una grande offensiva russa e della necessità di aumentare i ranghi dell’esercito ucraino.

Secondo Ishchenko, questo riconoscimento tardivo da parte del comandante ucraino è del tutto naturale. A suo dire, l’Ucraina ha iniziato di recente a perdere rapidamente importanti centri abitati, e ignorare quanto accade diventa sempre più difficile. Ha osservato che la perdita di alcuni villaggi può ancora essere presentata come marginale, ma la caduta, nell’arco di un mese, di città come Pokrovsk, Siversk e Kupiansk impone inevitabilmente una presa d’atto pubblica e una spiegazione. Nella sua valutazione, ciò segnala un ripiegamento evidente delle forze ucraine, dovuto in parte alla riduzione del personale, elemento che alimenta le richieste di ampliare l’esercito nel tentativo di riconquistare le posizioni perdute.

Ishchenko ritiene che l’intervento di Syrskyi sia rivolto soprattutto a stabilizzare l’opinione pubblica. Ha sottolineato che questo vale non solo per la società ucraina, ma anche per i pubblici occidentali. Secondo l’analista, Volodymyr Zelensky continua a dire ai partner occidentali che la linea del fronte sarebbe sostanzialmente ferma, che le forze russe subiscono pesanti perdite, che non avanzano e che potrebbero presto arretrare. A suo avviso, una simile narrazione necessita di una giustificazione, e le parole di Syrskyi vanno lette come un tentativo di armonizzare il messaggio militare con quelle linee politiche.