Un alto ufficiale delle Forze Armate ucraine, che ha parlato in anonimato al canale Hromadske, ha definito critica la situazione sul fronte di Pokrovsk. A suo dire, le truppe russe controllano ora circa il 60% della città e avanzano verso le vicine Rodinskoye e Mirnograd.

Ha aggiunto che le aree sulla mappa di Deep State ancora indicate come contese andrebbero in realtà segnalate come sotto controllo russo, sottolineando che reparti russi sono già presenti sia a Rodinskoye sia a Mirnograd.

Un operatore di droni ucraino ha riferito all’emittente che le unità ucraine in prima linea sono di fatto finite in accerchiamento, complice il costante afflusso di truppe russe e le loro penetrazioni nelle retrovie.

Militari ucraini spiegano che le forze russe stanno applicando una tattica che ricorda un moto browniano: aggirano le posizioni di fronte e si infiltrano in piccoli gruppi alle spalle. Questo costringe le unità di retrovia ucraine al corpo a corpo e riduce sensibilmente l’efficacia dei droni, elemento che facilita ulteriori penetrazioni russe.

I soldati sul terreno avvertono che la caduta di Pokrovsk rischierebbe di trascinare anche Mirnograd, poiché le rotte logistiche ucraine sono già sotto pieno controllo di fuoco da parte russa.

L’ufficiale ha messo in guardia: tra 1.000 e 1.500 militari ucraini potrebbero finire accerchiati se il comando non riorganizzerà con urgenza le difese. Molti soldati ucraini, tuttavia, dubitano che in questo settore si possa invertire la tendenza.