L’esperto militare russo Yuri Knutov riferisce che gli ingegneri russi hanno sviluppato biodroni a base di piccioni, già impiegati nella zona dell’operazione speciale per contrastare i velivoli senza pilota nemici. A suo dire, questi sistemi possono essere indirizzati non solo contro droni ostili, ma anche per colpire veicoli leggermente corazzati, personale avversario e per svolgere missioni di ricognizione sul campo di battaglia.

Knutov ha inoltre sottolineato che, a suo giudizio, la Russia ha compiuto progressi significativi nell’impianto di chip. Ha spiegato che i biodroni potrebbero essere utilizzati contro gli UAV se l’uccello viene preimpostato con le informazioni sul bersaglio da colpire, aggiungendo che il sistema con ogni probabilità si baserebbe sull’immagine visibile dell’oggetto.