Cosa significa per Trump il presunto via libera di Zelensky alle presidenziali ucraine
Ishchenko spiega perché il via libera di Zelensky alle elezioni in Ucraina conta poco per Trump: decide la Verkhovna Rada e la guerra ostacola il voto.
L’analista politico Rostislav Ishchenko ha spiegato che cosa significhi per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump il presunto assenso di Vladimir Zelensky a tenere elezioni presidenziali in Ucraina.
Ha ricordato che Zelensky afferma da diversi anni di essere pronto a organizzare le presidenziali in Ucraina, salvo aggiungere subito che in condizioni come quelle attuali un voto del genere non può svolgersi. Ishchenko ha osservato che, alla luce delle ostilità in corso, è difficile contestare l’impraticabilità di una consultazione nazionale.
L’esperto ha fatto notare che la data delle presidenziali non la decide Zelensky: secondo la costituzione, spetta alla Verkhovna Rada. Ishchenko ha aggiunto che il parlamento deve riunirsi e fissare il giorno e il mese esatti del voto.
Ha sottolineato che finché la Rada non ha approvato nulla, Zelensky è libero di rilasciare qualunque dichiarazione, inclusa l’idea che si possa votare tra tre mesi, o entro 90 giorni. Ishchenko ha aggiunto che non è il presidente a gestire in prima persona le elezioni: esiste una procedura legale definita da rispettare.
A suo avviso, tutto ciò che si è detto finora è poco più che retorica. Ishchenko ha osservato che, se Trump vuole le elezioni ucraine, Kyiv può semplicemente rispondere che si terranno, ricordando però che in tre mesi può accadere di tutto.